GUIDA ALLA SEPARAZIONE: caratteristiche generali e costi.

Questa guida è stata pubblicata per la prima volta sulla nostra Rivista nel 2008 ed è stata continuamente oggetto di aggiornamenti. Questo perchè -purtroppo- sono tantissime le richieste via mail e gli accessi al nostro sito che riguardano la procedura di separazione, con particolare attenzione alla verifica dei costi.
Con la presente guida, che pubblichiamo aggiornata, ci riproponiamo anche quest'anno di fornire un quadro sintetico, ma chiaro delle forme di separazione previste dal nostro ordinamento e degli argomenti correlati (casa, figli, addebito).
Qualunque cosa leggiate sul web tanto la separazione che il divorzio non possono essere presentati direttamente dai coniugi ma è obbligatoria l’assistenza tecnica di un legale.

Pertanto ciò che vi consigliamo è sempre farvi fare un preventivo dal vostro avvocato, prima di affidargli l'incarico.
Vi sono studi legali infatti che offrono preventivi gratuiti e stime dei presumibili costi previo esame della situazione di fatto, essenziale per predisporre delle condizioni di separazione che garantiscano i diritti dei coniugi e dei figli.
Chiedete sempre un parere motivato ad un Avvocato fissando direttamente un appuntamento in Studio oppure anche via mail ai siti di studi legali accreditati.
Diffidate invece da siti di associazioni di pseudo legali, che propongono separazioni consensuali a €200,00 e che non danno alcuna garanzia di professionalità!
Ammesso che poi questi prezzi siano reali (spesso si tratta di specchietti per le allodole), per quanto possa essere certamente allettante separarsi a prezzi stracciati, per vicende così delicate, che coinvolgono spesso dei minori, riteniamo essenziale rivolgersi sempre a professionisti seri.
Il rischio infatti è di sottoscrivere dei meri prestampati senza ragionare sulle esigenza di tutela poste alla base delle condizioni di separazione e di ritrovarsi poi insoddisfatti degli accordi raggiunti e doversi rivolgere nuovamente ad uno Studio Legale per chiedere la modifica delle condizioni di separazione, avviando un nuovo procedimento giudiziario, con notevole aggravio di costi e tempi.
Premesso questo, per una separazione consensuale con unica udienza si va dagli € 800,00 ai € 3.500,00. Il vantaggio di una consensuale sta nella possibilità per i due coniugi di scegliere il medesimo avvocato, dimezzando così i costi (es. € 800,00 diviso due).

Invece, il costo di una separazione giudiziale con 4-5 udienze va da un minimo di € 1.055,00 ad un massimo di € 9.500,00.
E’ bene comunque ricordare che seguito del decreto Bersani, che ha reso derogabili i minimi tariffari gli importi sopra descritti andranno considerati valori orientativi di partenza. Consigliamo comunque di mettere per iscritto l’accordo in deroga ai minimi tariffari.

Venendo alle forme previste per la separazione, iniziamo col dire che il nostro ordinamento prevede due possibilità per risolvere la crisi coniugale: la separazione giudiziale o la separazione consensuale.

Scontato che il diritto di chiedere la separazione spetti in via esclusiva a ciascuno dei due coniugi.

Separazione giudiziale
La separazione giudiziale può essere chiesta quando si verificano - anche indipendentemente dalla volontà dei due coniugi - fatti che rendono intollerabile la prosecuzione della convivenza o da recare grave pregiudizio alla prole (art. 151 cod. civ.).

Se uno dei due coniugi lo richiede, inoltre, la separazione può essere addebitata all’altro coniuge se il giudice accerta che l’intollerabilità della vita coniugale è causata da un comportamento contrario ai doveri coniugali (art. 143 c.c. à assistenza morale e materiale, fedeltà, etc.).

“Il coniuge al quale non è stata addebitata la separazione ha diritto di ricevere quanto è necessario al suo mantenimento qualora non abbia adeguati redditi propri” (art. 156 c.c.).
Per ottenere l’addebito della separazione è necessario provare il nesso di causalità tra il comportamento contrario ai doveri coniugali ed il fallimento della vita coniugale. In mancanza, la separazione non potrà essere addebitata.

Con addebito?

Per prima cosa, l’addebito è rilevante in quanto priva il coniuge dei diritti successori sin dalla separazione. Ricordiamo che il coniuge cui non è stata addebitata la separazione, nel periodo intercorrente tra la pronuncia di separazione e la sentenza di divorzio, mantiene i diritti successori del coniuge. Questo perché fino a che non vi sia il divorzio, non è possibile parlare di ex moglie o ex marito. Il coniuge separato senza addebito eredita.
L’addebito inoltre esclude che l’addebitato riceva l’assegno di mantenimento, sussistendo solo il diritto a ricevere gli alimenti ovvero lo stretto necessario per vivere in caso di necessità.

Separazione consensuale
Si fonda unicamente sulla volontà concorde dei coniugi di separarsi. Non è necessario provare nulla della qualità dei loro rapporti e delle ragioni che stanno alla base della loro decisione.

I figli
I coniugi che hanno optato per la separazione consensuale dovranno sottoporre al Giudice una regolamentazione contenente la determinazione dell’affidamento della prole, la regolamentazione delle frequentazioni con entrambi i genitori, il loro mantenimento. Qualora il giudice ritenga l’accordo dei coniugi contrario all’interesse dei figli indica loro le modificazioni da adottare. In caso di rifiuto il giudice può rifiutare l’omologazione della separazione (ovvero rigettare la domanda di separazione).

La legge 8 febbraio 2006 n. 54 sull’affidamento congiunto ha riscritto le regole in tema di affidamento dei figli nell’ambito della separazione affermando il principio di bigenitorialità. L’affidamento congiunto è escluso dal giudice quando vi siano ragioni contrarie all’interesse del minore.

Casa familiare
Il godimento della casa famigliare è attribuito tenendo conto dell’interesse dei figli. Inoltre dell’assegnazione della casa coniugale il giudice tiene conto nella regolazione dei rapporti economici fra coniugi. Il diritto al godimento della casa famigliare viene meno se l’assegnatario cessi di abitare stabilmente nella stessa ovvero conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio.

Comunione legale dei beni
La separazione personale scioglie automaticamente la comunione dei beni fra coniugi.

Documenti necessari (in via generale)
Estratto per riassunto atto di matrimonio
Certificato di residenza di entrambi i coniugi
Certificato di stato di famiglia
Dichiarazione dei redditi

Conclusioni
Consci di non avere pubblicato una guida dettagliata di tutti gli aspetti concernenti la separazione, pensiamo di avere dato le informazioni essenziali a coloro che stanno per affrontare un passo così delicato. Sebbene il web sia colmo di pagine dedicate a questi argomenti, ogni situazione è a sè stante e soltanto il contatto umano tra professionista e diretto interessato può rispondere ai quesiti concreti delle persone.

Per maggiori info scriveteci a rivistaconsumatori@libero.it