Da MbNews di oggi "Esercizi commerciali: liberalizzazione degli orari. Favorevoli o no?"


Con il decreto Salva-Italia del Governo Monti a partire dal 1 gennaio 2012 gli orari di tutti gli esercizi commerciali dai bar ai supermercati, dai negozi ai ristoranti, fino ai grandi magazzini, sono stati totalmente liberalizzati.
Attualmente un esercizio commerciale può scegliere in completa autonomia quando e per quanto tempo restare aperto in qualsiasi giorno dell'anno, domenicale e festivo.
Gli orari dei negozi e dei pubblici esercizi, in precedenza, invece, erano disciplinati da norme statali e regionali che consentivano a tutti i Comuni di individuare i giorni, domeniche e festività, e le zone del territorio nei quali gli esercenti potessero scegliere se derogare o meno all'obbligo di chiusura domenicale e festiva, permettendo ai titolari degli esercizi aventi sede nei Comuni ad economia prevalentemente turistica e nelle città d'arte di determinare liberamente, in appositi periodi, gli orari di apertura e di chiusura e derogando così l'obbligo di chiusura domenicale e festiva.
La liberalizzazione degli orari delle attività del decreto Salva-Italia ha suscitato diverse reazioni da parte di Regioni, Comuni e associazioni delle categorie interessate: alcune Regioni, tra cui vi è la Lombardia, hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale rivendicando la propria competenza a legiferare in materia; le associazioni di categoria hanno denunciato che le nuove norme stanno mettendo a grave rischio la sopravvivenza dei negozi al dettaglio e di posti di lavoro.
Ma non finisce qui. Recentemente è partita un'importante iniziativa promossa da Confesercenti e Federstrade con il patrocinio di CEI Conferenza Episcopale Italiana, che ha dato vita alla campagna "Libera la domenica", volta ad organizzare una raccolta firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare che cambi la legge: "chiudere la domenica, quando non è strettamente necessario, è importante per Noi, perché ci permette di riposare, di stare in famiglia, di condividere tempo libero ed interessi" si legge sul sito della campagna www.liberaladomenica.it, che fa notare anche che "con il sempre aperto non sono aumentati i consumi, non è aumentato il pil, non è aumentata l'occupazione".
Per maggiori informazioni sull'iniziativa si potrà contattare il sito di Confesercenti http://www.confesercentimilano.it