GUIDA AL TFR

In generale

Entro il 30 giugno 2007 milioni di lavoratori in Italia dovranno decidere se destinare il loro TFR alla previdenza complementare.

Ma che cos'è che in concreto debbono scegliere i lavoratori?

Il TFR com'è noto è una quota della retribuzione che viene accantonata ogni anno al 31 dicembre e viene rivalutata ogni anno. Il TFR spetta al lavoratore alla cessazione del rapporto di lavoro: dimissioni, licenziamento individuale o collettivo, decesso (in questo caso la liquidazione spetta agli eredi).

I lavoratori devono scegliere se destinare il TFR alla previdenza complementare che si aggiungerà alla previdenza obbligatoria pubblica o mantenere il proprio TFR in azienda e percepirlo alla conclusione del rapporto di lavoro, come avviene oggi secondo le norme del Codice civile.

Innanzittutto premettiano non tutti i lavoratori debbono decidere. Non debbono effettuare alcuna scelta i lavoratori domestici e i lavoratori del pubblico impiego.

Che cosa accade allora si sceglie la previdenza complementare?
La previdenza complementare non sostituisce, ma integra quella obbligatoria pubblica.

L'art. 1, comma 2, del D.lgs. n. 252/2005 http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/05252dl.htm chiarisce che l'adesione ai fondi pensione è libera e volontaria.

Nessun lavoratore quindi può essere obbligato a rinunciare al trattamento di fine rapporto per una forma di previdenza complementare.

Il lavoratore che destina il TFR ad una forma di previdenza complementare aggiungerà alla pensione obbligatoria pubblica un'altra forma di pensione.

Il finanziamento delle forme pensionistiche complementari avvengono con il TFR maturando, con i contributi a carico del lavoratore e con i contributi a carico del datore di lavoro.

La gran parte dei CCNL - contratti collettivi nazionali di categoria - ha dato vita a Fondi negoziali.

Vi sono fondi pensione negoziali di categoria al quale possono aderire solo i lavoratori destinatari indicati dall'accordo istitutivo del Fondo e fondi pensione aperti ovvero fondi promossi da Banche, Società di gestione del risparmio, Assicurazioni e Società di intermediazione immobiliare.

Vi sono anche forme pensionistiche individuali che sono organizzate da banche e compagnie di assicurazioni e sono aperte a chiunque (fondi pensione aperti con adesione individuale).

Le anticipazioni per i lavoratori che scelgono la previdenza complementare

Si tratta di un profilo di grandissimo interesse. L'art. 2120 c.c. prevede per il lavoratore di ottenere le anticipazioni sul TFR maturato in costanza del rapporto di lavoro.

Ebbene anche per chi sceglie la previdenza complementare viene riconosciuto il diritto alle anticipazioni. Talvolta in misura anche maggiormente favorevole. Vediamo in quali casi:

- acquisto della prima casa per sè o per figli nonchè per interventi di manutenzione e di ristrutturazione

é riconosciuto il diritto ad una anticipazione per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e ristrutturazione in relazione alla prima casa di abitazione fino al 75 % (invece del 70%) della posizione maturata e a condizione che il lavoratore sia iscritto alle forme pensionistiche complementari da almeno 8 anni (tale anzianità si calcola sommando i periodi maturati anche in fondi diversi);

- spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni relative all'iscrittto, al coniuge e ai figli per terapie e interventi straordinari riconosciuti e attestati da strutture pubbliche

anche in questo caso invece del tradizionale 70%, la legge riconosce l'anticipazione nella misura del 75% e non è richiesta alcuna anzianità lavorativa.

In ogni caso ricordiamo che i lavoratori aderenti a forme di previdenza complementa hanno diritto in qualunque momento e senza dover dare alcuna spiegazione ad un'anticipazione del 30% della posizione maturata.

Aspetti fiscali per chi sceglie la previdenza complementare

Chi aderisce ai fondi pensione gode di considerevoli benefici fiscali. Rendimenti con tassazione all'11%, deducibilità sino all'importo massimo di € 5.164,57.

Come si effettua la scelta

Per aderire alla previdenza complementare è possibile utilizzare l'apposito modulo scaricabile dal sito http://www.tfr.gov.it/ o "tacere", perchè non esprimersi equivale ad un silenzio assenso e quindi aderire ad un fondo negoziale di categoria.

Per tenere il TFR in azienda il lavoratore dovrà esplicitare la volontà di mantenerlo presso l'azienda compilando l'apposito modulo scaricabile dal sito http://www.tfr.gov.it/