MUTUI IN CRISI ?


Nei mesi scorsi tutti noi abbiamo sentito o letto sui giornali la vicenda della crisi dei mutui americani, c.d. subprime, i cui riflessi si sono fatti e si continuano a far sentire in tutto il mondo.

L’impressione è sempre la medesima quando ci si trova di fronte a queste notizie: una gran confusione, da cui il cittadino ricava solo un senso di ansia e preoccupazione, senza nemmeno aver capito di cosa si sta parlando.
Siccome, tuttavia, l’interesse delle persone non è per i dettagli finanziari non c’è bisogno di un analista o di un professore di economia per spiegare quello che è successo.

Un mutuo per l’acquisto di una casa, anche in America, consiste nel trasferimento di una somma di danaro da parte di un Istituto di Credito, che si rimborsa a rate periodiche.

Come avviene in Italia, la Banca si garantisce sull’immobile stesso e si premunisce di valutazioni sull’affidabilità della persona a cui eroga la somma di danaro, al fine di evitare rischi di insolvenza nella restituzione delle rate.

Il mutuo subprime, come abbiamo sentito in questi mesi, non è privo di tali garanzie, solamente risulta più flessibile, nel senso che viene erogato anche a persone che –secondo una valutazione preventiva- sarebbero più soggette al rischio di mancata restituzione delle rate.

La crisi di questi mutui, come abbiamo sentito dai giornali e dalle televisioni, sarebbe nata da qui, perché alcuni cittadini americani che hanno sottoscritto mutui subprime avrebbero cominciato a saltare e a non onorare la restituzione delle rate di tali mutui.

Ora, vista così, la questione pare abbastanza assurda:

come può insorgere una crisi a livello nazione (e come poi vedremo anche a livello internazionale) se delle persone non restituiscono le rate di un mutuo a una Banca ?
si tratta solo di alcune persone o hanno smesso di pagare le rate dei mutui tutti insieme, all’improvviso ?
la banca cosa fa, sta a guardare ? non ha un ufficio recupero crediti o un avvocato? non possono far valere o, minacciare di far valere, semplicemente l’ipoteca sull’immobile?
possibile che, all’improvviso, gli americani siano diventati così poveri da non riuscire a pagare il mutuo della casa?
come fanno ad essere sul lastrico se hanno ancora il 3,9% del PIL 2007 ?

La risposta a queste domande è una sola:

- la causa di questa crisi non va ricercata nei consumatori

In realtà si dovrebbe parlare non di crisi dei mutui, ma di crisi degli strumenti finanziari costruiti dalle banche in relazione a tali mutui.

Di cosa stiamo parlando:

La Banca ha un credito verso la persona cui ha erogato il mutuo, credito costituito da tante rate periodiche e quantificato in un importo sostanzialmente determinato.

Questo credito, frazionato in tante unità a scadenze temporali periodiche, ha un valore e come tutto quello che ha un valore, può quindi costituire risorsa per produrre valore ulteriore.

Il credito della banca viene ‘cartolarizzato’: viene cioè creato un titolo di credito –non necessariamente cartaceo, anzi principalmente immateriale per poter circolare liberamente nel mercato dei valori finanziari, che esige rapidità e immediatezza- che la banca può cedere a terzi o, in generale, utilizzare nel mercato finanziario.

In buona sostanza questi titoli cartolarizzati dagli istituti di credito vengono inseriti nel mercato e, per la nota solvibilità degli istituti di credito emittenti, sono facilmente inseriti in fondi di investimento sui mercati finanziari di tutto il mondo (il problema però è che l’affidabilità del titolo è basata sulla banca, ma il pagamento della rata dipende dalla persona che ha ricevuto il mutuo, che, si sa, a maggior ragione nei mutui subprime, potrebbe eccezionalmente saltare dei pagamenti).

La rapidità dei mercati finanziari non può, però, in caso di eventuale mancato pagamento alla scadenza, attendere che la banca faccia valere i propri diritti nei confronti del proprio contraente.

Le tempistiche di richieste di pagamento, diffide, eventuali azioni pignoramenti o escussioni dell’ipoteca sono assolutamente improponibili per i tempi rapidi dello Stock Exchange, a cui interessa quello che viene pagato in un determinato momento, ora e subito, non quello che si potrebbe essere pagato, forse, tra mesi o anni, maggiorato dei relativi costi di recupero.

Quindi la questione riguarda solamente un comportamento delle banche, le quali hanno deciso di procedere, generalmente all’insaputa del cliente, alla cartolarizzazione di un proprio credito nei suoi confronti, immettendo il medesimo nei mercati valutari di tutto il mondo.

Effettuare detta operazione anche in relazione a mutui che, in quanto subprime, si sa essere maggiormente esposti ad eventuale mancato pagamento, significa semplicemente affrontare un rischio.

Se detti istituti di credito affrontano un rischio simile ne devono rispondere.

Ed infatti nei mercati di tutto il mondo sono questi istituti e quelli a loro collegati ad aver sostenuto il peso di tali operazioni, del resto si tratta di attività finanziaria, cui corrisponde talora un rilevante guadagno, ma che non può escludere in altre occasioni il rischio di una perdita rilevante.

Ma di tutto sconvolgimento finanziario, il cittadino americano del Minnesota che ha saltato una rata, perché non si è ricordato di aver comprato il trattore nuovo lo stesso mese e di aver fatto una gita al lago coi nipoti, non ha alcuna responsabilità.

In conclusione:

La c.d. crisi dei mutui americani, non ha nulla a che vedere con i cittadini consumatori, per cui non facciamoci confondere dai mezzi di informazione:


se c’è la crisi dei mutui subprime non è per colpa dei consumatori, ma delle banche che hanno effettuato consapevolmente queste operazioni rischiose.

Quando ci rechiamo in Banca per richiedere il nostro mutuo per la casa, quindi, tutto questo problema internazionale non deve influire nelle nostre scelte.

Stiamo chiedendo un mutuo per la nostra abitazione, ci impegniamo a rimborsarlo con rate periodiche ad un tasso ragionevole, ma non siamo noi, con il nostro singolo comportamento a sconvolgere gli equilibri finanziari dei mercati di mezzo mondo.
Piuttosto, informiamoci bene di quelli che sono i nostri diritti e le nostre tutele, come consumatori, nel momento in cui ci accingiamo a compiere un’operazione fondamentale quale l’acquisto di una casa, investendo i risparmi di anni di lavoro, sia per quanto riguarda la stipula del contratto di mutuo, sia per quanto riguarda la stipula dei contratti, soprattutto i preliminari, di acquisto della casa.